Viaggiare con noi vuol dire vivere in prima persona le storie che poi andrai a raccontare. Ma non solo. Significa anche acquisire quegli strumenti fondamentali per farlo al meglio.
Perché non basta aver vissuto una storia per saperla raccontare.
I nostri Training on the travel – on the road o residenziali – sono esperienze uniche per mettersi in gioco e ridefinire le proprie competenze in materia di narrazione, reportage, foto-video giornalismo.
Formazione, didattica, esperienza, sperimentazione, studio.
Tanto lavoro sul campo – da soli o in piccoli team – e la giusta teoria, perché sporcarsi le mani è un ottimo metodo per imparare qualcosa.
Le nostre Class ti permettono di acquisire man mano le tecniche e gli strumenti narrativi essenziali per raccontare una storia. Ma non solo: sono anche un’occasione di confronto e crescita.
Devo dire che la guida di Gabriele è stata veramente molto utile per chiarirmi concetti e modalità operative, una guida molto rispettosa del modo di sentire altrui.
Ogni volta che partecipo a questi incontri, sembra quasi mi paralizzi, perchè tutto è “troppo”, anche la cosa più banale, ho bisogno quindi di tempo per metabolizzare e fare mio ogni attimo, ogni parola, ogni silenzio e non mi stanco mai!
Orlini sa dare, sa dare tanto … Grazie.
Grazie a te Barbara per esserti unita a noi con tanta semplicità, e per la tua conoscenza che generosamente ci ha regalato.
Grazie Lisa per la tua dolcezza infinita. Grazie a tutti voi, così diversi e incredibilmente unici per i confronti scambiati.
Sentivo il bisogno di questo tipo di esperienza.
Ho avuto la possibilità di fotografare e vivere situazioni molto diverse tra loro, di documentare ciò che non conoscevo, di riempirmi gli occhi di meraviglia.
Ripartirei domani.
Gabriele è una droga… sana, forte e di ottima qualità.
Conoscere Barbara Silbe, ascoltarla, assorbire il suo carisma, passione e professionalità è stata per me una forte carica e io non sono facile da caricare.
Che meraviglia confrontarsi spontaneamente e aprire la mente verso ciò che segui e che ami.
Grazie a tutti voi che con semplicità e con la stesso mio slancio, avete contribuito a far sì che questi giorni fossero saturi di colore.
Un grazie speciale a Lisa che ha svolto la sua professione in sordina, silenziosamente e a reso tutto fluido e perfetto con grande dolcezza e gentilezza.
Adoro chi sa lavorare nell’ombra!!!
Pur fotografando da tanti anni ho sentito la necessità di dialogare, confrontarmi, scavare a fondo, accrescere la conoscenza fotografica, parlare di fotografia 24 ore su 24 (quasi), di apprendere ancora e ancora!
La mia incalzante “esigenza” è stata colmata al di là delle mie aspettative grazie alla semplicità e alla professionalità di Gabriele.
Quello che mi sento di dire è che non è un semplice viaggio o un tradizionale workshop. E’ un’esperienza di vita, è un abbandonarsi in altre realtà con forza e delicatezza allo stesso tempo.
Gabriele è professionalità, attenzione e sensibilità, senza risparmio. Tutto quello che si cerca in un workshop realmente immersivo e autentico…lo trovi qui.
Anche se le condizioni meteorologiche ci hanno messo lo “zampino”, è stato un laboratorio fruttuoso e ben sfaccettato negli spunti, nelle osservazioni, nel pensiero, nella sintesi.
Ringrazio il Maestro (Gabriele) e la Barbara Silbe che con pochissime battute ci ha messo a nostro agio e nelle condizioni di amalgamarci.
È stata un’esperienza difficile da dimenticare per mille ragioni: in primis perché ho conosciuto una nuova me.
Sicuramente non un viaggio fotografico come molti potrebbero credere, ma un’esperienza a tutto tondo nella fotografia documentaria e nella narrazione della stessa.
Ho conosciuto lati fotografici ed interiori di me stessa che non conoscevo.
Abbiamo lavorato, pensato giorno dopo giorno, e dopo i primi giorni ho cominciato ad avere la certezza di cosa stessi andando a cercare, quale storia.
È stato un “inserimento” in tutti gli ambiti, culturale, umano, emotivo.
Sono fermamente convinto che il super potere di Gabriele sia la forte empatia, capace di rompere il guscio di ciascuno, di riuscire a tirar fuori le emozioni e farle evolvere fino a renderle tangibili attraverso le fotografie, arrivando a rendere semplicissimo un processo così intimo e, spesso, restio ad emergere.
Un grazie a Gabriele e alla Barbara perché non è mai mancato nel loro stile di condurre questo laboratorio un “qualcosa ancora”, un ulteriore stimolo, delicato ma intenso, meditato e incoraggiante accompagnato comunque sempre all’invito di un rigore quasi calvinista ad un impegno individuale ad un “lavoro ben fatto, ben pensato e ben condotto”.
Un grazie infine per la serenità che ha accompagnato questi giorni, non consueta nelle mie esperienze.