Buenos Aires.

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“Adesso mi devi spiegare per quale motivo vuoi entrare in Villa.” “Perché la bellezza parte dal basso” gli risposi guardandolo dritto negli occhi.
Buenos Aires, immensa, ci costringe a salutare l'infinità del cielo. E con alberi e palazzi disegna un imperfetto orizzonte.
Eravamo, allora come oggi, a ridosso di una crisi economica e finanziaria che teneva sotto scacco grossa parte della popolazione argentina.
Ci addentriamo nel cuore di Villa 31. Siamo entrati in un intermondo, dove ti rendi subito conto che lo stato non c’è e la polizia è quasi assente.
Una mattina di febbraio mi sono immersa nei suoi colori, cercando anche nelle persone che qui vi abitano, le tinte che tanto caratterizzano La Boca.
Le empanadas a Buenos Aires sono come la farinata a Genova: le trovi dappertutto e all’apparenza sono tutte uguali. Ma ognuno ha il proprio posto del cuore
Perchè leggiamo? Un murales de La Boca a Buenos Aires ci suggerisce “La lettura è il viaggio di chi non può prendere un treno”
I Paseador de perros sono giovani ragazze e ragazzi che portano a passeggio più cani contemporaneamente, lungo le vie di Buenos Aires.
Abbiamo incontrato Jorgelina, 65 anni, che dal lunedì al venerdì apre il suo Comedor Micaela alle famiglie più povere del barrio La Boca.
Gli argentini e il loro forte spirito di appartenenza si fanno ritrarre per un saluto a mio papà che, da bambino, lasciò Buenos Aires.
I Cartoneros girano per le vie della città a caccia di tutto ciò che è riciclabile e che per loro diventa cibo, sopravvivenza.
Il Cementerio de la Recoleta è uno dei cimiteri più importanti del mondo. Costruito nel 1822, custodisce storie e misteri dei suoi abitanti.
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