Mekong.

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La nostalgia permea l’energia del visto, facendo del non visto il protagonista della storia. Siamo sul Riverside di Nong Khai, vestito a festa ma vuoto.
In Thailandia il solo ricevere un saluto ti mette nella condizione di voler rispondere perché Sawadee non è solo un saluto
Bangkok è una città d’acqua e i canali del Chao Phraya la riempiono come un cuore pulsante allo stato liquido.
Alla fine, provando a divenire dei “non visibili”, forse, potremmo trovare anche un nostro spazio da occupare. Sono iniziate le Mekong Notes, da Bangkok.
Cambogia, il paese dove se guardi una persona un secondo di troppo questa ti sorride. E questo è sufficiente per sentirsi in pace.
Kaoh Trong: un isola di 10 km appoggiata su un banco di sabbia al centro del Mekong. Due antiche pagode, campi di riso, banani, e pomeli.
Il silenzio in Cambogia non è solo mancanza di rumore, è molto di più. È una forma di silenzio la cordialità delle persone.
Una piccola comunità Cham. Pescatori musulmani che vivono ai bordi del Mekong, di fronte lo scintillante Riverside di Phnom Penh.
Il primo giorno del viaggio in Cambogia: dalla capitale alle selvagge terre del Mondulkiri, alla scoperta di un paese e le sue genti.
Kratie è una piccola cittadina adagiata sulle rive del Mekong, lungo la strada che da Kompong Cham porta a Mondulkiri. Ma perchè fermarsi qui?
Kompong Luong è una cittadina edificata sulle acque del lago Tonle Sap, dove ogni costruzione galleggia, saldamente fondata su barche e zattere.
A Kampong Cham vive la più numerosa minoranza cambogiana. Sono i Cham e sono di fede musulmana, anche se con influenze induiste.
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