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Sen Monorom, gli elefanti e un equilibrio precario

A Sen Monorom, nel Mondulkiri, la convivenza tra esseri umani ed elefanti non è semplice e si basa su un equilibrio precario.
Lahu hunter | Gabriele Orlini, ©2019

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Sen Monorom è il principale centro abitato del Mondulkiri, la provincia più selvaggia della Cambogia, situata al confine con il Laos e il Vietnam. Negli ultimi anni, qui sono nate una serie di ONG e associazioni locali per la protezione degli elefanti e del loro habitat.

In Cambogia, così come in altre parti dell’Asia, gli elefanti sono considerati a rischio estinzione. La causa principale è la perdita dell’habitat: la deforestazione selvaggia di larghe aree di questo territorio sta mettendo in serio pericolo la biodiversità che per secoli ha vissuto qui. 

Nei territori attorno a Sen Monorom gli elefanti vivono sia allo stato brado che in cattività. La tradizione vuole che ci sia una cooperazione molto stretta tra questi pachidermi e i Bunong, un’etnia animista che abita le foreste del Mondulkiri e che vive in simbiosi con la natura. Per questo gli uomini Bunong vengono chiamati anche mahout, un termine hindi che significa “chi cavalca l’elefante”.

La convivenza tra esseri umani ed elefanti non è semplice. Si basa su un equilibrio precario reso ancor più fragile dai repentini cambiamenti – infelice sinonimo di progresso, in questo specifico caso – che coinvolgono quest’area. 

Noi andremo lì di persona per capire cosa sta succedendo. Vivremo con i Bunong e i loro elefanti. Ascolteremo le storie di una tradizione che sta purtroppo scomparendo e te le racconteremo delle Cambogia Notes, perché insieme, magari, possiamo fare la differenza.

Testo originale in Italiano - Traduzione interna
Cambogia
Sen Monorom, Cambogia
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