Cambogia.

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Il racconto dell'incontro con un mahut e la sua elefantessa Kropun, nella giungla del Mondulkiri, in Cambogia
Nel villaggio galleggiante di Kampong Chhnang, in Cambogia, le case sono barche adagiate su un tratto del fiume Tonle Sap
Cambogia, il paese dove se guardi una persona un secondo di troppo questa ti sorride. E questo è sufficiente per sentirsi in pace.
S21, a Phnom Penh, è stato il più importante centro di detenzione e tortura a opera del regime dei khmer rossi.
Il mestiere del fotoreporter è fatto d'incontri e di relazioni con il mondo che si conosce e con quello che si trasforma.
Un elefante avanza lento tra le fronde degli alberi guidato dal suo mahut in un silenzio quasi liturgico.
Kaoh Trong: un isola di 10 km appoggiata su un banco di sabbia al centro del Mekong. Due antiche pagode, campi di riso, banani, e pomeli.
Il silenzio in Cambogia non è solo mancanza di rumore, è molto di più. È una forma di silenzio la cordialità delle persone.
Il fotoreporter ha fame. Ed è qui che arriva la sinestesia. E lo senti nella mani, nella testa.
Le tarantole sono uno dei piatti più caratteristici della cucina cambogiana e anche un potente elisir di bellezza – dicono.
Una piccola comunità Cham. Pescatori musulmani che vivono ai bordi del Mekong, di fronte lo scintillante Riverside di Phnom Penh.
Il primo giorno del viaggio in Cambogia: dalla capitale alle selvagge terre del Mondulkiri, alla scoperta di un paese e le sue genti.
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