Lisa Zillio lavora con immagini e parole. Ha una formazione in management culturale e una specializzazione in filmmaking conseguita presso la NYFA – New York Film Academy. Dal 2010 si occupa di comunicazione multimediale con una predilezione per il settore scientifico-culturale.
Le piace raccontare storie che descrivono luoghi, dove l’ambiente è il vero protagonista mentre la componente umana – se c’è – svolge un ruolo secondario. Ma, contraddicendo quanto appena detto, è interessata anche all’esplorazione e alla narrazione di quel quid artistico proprio degli esseri umani.
Ha fatto parte della redazione di un giornale scientifico. Ha prodotto video per mostre multimediali. Le sue foto sono state pubblicate in due libri. Ha documentato diverse spedizioni scientifiche e umanitarie tra Asia e Sud America. Ed è proprio nell’on the road che Lisa Zillio dà il meglio di sé. Adora avere un mezzo a quattro ruote come ufficio, le nottate a montare video e la bellezza del mondo che le tende un tranello a ogni curva della strada, per stupirla una volta in più.
Curiosa per noia, tiene i piedi in più staffe ma senza creare collisioni: produrre video, leggere, scrivere – non necessariamente in quest’ordine. Non ha un libro preferito ma la letteratura latinoamericana la investe a ondate cicliche nell’arco degli anni.
Non ama molto stare in mezzo a troppe persone, né essere al centro dell’attenzione – o essere fotografata: difficile trovare di lei una foto in cui, se messa in posa, abbia un’espressione sensata. Quando può, inforca la sua bicicletta per immergersi nella natura, ma rigorosamente con le cuffiette nelle orecchie e gli occhiali da sole.
Si commuove davanti a un arcobaleno che si immerge nell’oceano, osservando un granchio ballerino o sentendo il rumore del ghiaccio che si muove nella maestosità del Perito Moreno.