Passeggiando lungo il Riverside di Luang Prabang ci sono due cose che saltano subito all’occhio. I colori e la scritta “café/coffee”. Sfumature verdi, azzurre e marroni si dividono questo tratto di Mekong con una serie di piccoli bar e ristorantini che hanno ridato vita a case coloniali lasciate a invecchiare.
Il caffè in Laos è uno dei lasciti dei francesi. La maggior parte della produzione si trova nel sud del paese, sul Bolaven Plateau. Nel 1997 alcuni villaggi intorno a Luang Prabang hanno cominciato a produrre caffè, sembra su iniziativa dell’UNESCO. A questi villaggi sono state fornite le prime piantine e le competenze per coltivarle. Poi però il supporto è finito senza che si fosse creato un mercato di riferimento in grado di acquistare il caffè prodotto. Così, in poco tempo, molti di questi villaggi hanno smesso di coltivare caffè perché non redditizio e la produzione nel nord del paese si è quasi estinta.
Una produzione etica
“Oggi”, ci racconta Todd – direttore del Saffron Coffee –, “le cose sono diverse”. Nel 2007, grazie all’investimento di Dave, l’allora direttore del Saffron Coffee, alcune delle piantagioni nei dintorni di Luang Prabang sono state riportate in vita. Sono 36 i villaggi che tuttora collaborano con il Saffron Coffee, nello specifico 780 famiglie vivono grazie a questa produzione etica. E il numero è destinato a crescere perché la richiesta è altissima. “Nei prossimi due anni abbiamo in mente di piantare altri sessanta ettari per aumentare la nostra produzione” ci dice Todd.
Funziona così: il Saffron Coffee acquista le piante di caffè, le dà ai contadini e insegna loro come coltivarle. Poi, compra il 100% della loro produzione, assicurando così un mercato stabile ai produttori. Al momento i frutti non vengono lavorati nei villaggi ma sono portati a Luang Prabang dove vengono miscelati e tostati. Una parte della produzione è destinata al consumo domestico – soprattutto di bar e ristoranti laotiani – mentre circa il 20% viene esportato. Il paese con la maggiore richiesta al momento è il Giappone.
Il caffè prodotto nel nord del Laos non è molto forte e ha un gusto particolare: una nota di nocciola o di cioccolato, a seconda della varietà scelta. Il Saffron Coffee commercializza sei varietà diverse, cinque delle quali sono prodotte nei dintorni di Luang Prabang. Una, invece, la Mekong Forest, è prodotta in collaborazione con la Wildlife Conservation Society nell’area protetta di Nam Et-Phou Louey.
Caffè, cucina coreana e fotografia
“A noi però piace forte”, ci dice sorridendo Mija. Insieme al marito Adri ha aperto il Big Tree Cafe and Gallery. Si tratta più di un ristorante che di un café vero e proprio, specializzato in cucina coreana visto che Mija è originaria della Corea del Sud. Ma, nonostante questo, quando si parla di caffè, qui, è una cosa seria. Loro lo acquistano da Dada Caffè che, a sua volta, si rifornisce nel sud del paese. Il caffè prodotto in Laos è 100% arabica e, anche in questo caso, la torrefazione la fanno direttamente a Luang Prabang.
Il Big Tree Cafe and Gallery è un posto speciale anche per un altro motivo. Al piano superiore si trova una piccola galleria fotografica che ti fa precipitare in un tempo che non c’è più. Le foto appese alle pareti sono tutte realizzate da Adri che, qui, si occupa anche di organizzare incontri culturali come, per esempio, una rassegna cinematografica di cortometraggi laotiani.