Di prima mattina, la luce dei neon accende l’ufficio postale di Saigon, un salone contraddistinto da un’atmosfera unica rispetto ad altri luoghi che si possono trovare nella più popolosa città del Vietnam. Adornato da un’architettura che combina lo stile classico europeo con decorazioni e finiture asiatiche, questo salone attrae la mia curiosità appena varco l’imponente ingresso principale.
C’è uno spazio, in fondo all’edificio, dove sono disposte diverse file di tavoli in legno. Il sapore è quello di un tempo che non c’è più. Con il passare delle ore, noto che i tavoli vengono occupati da diverse persone. Persone che hanno voluto dedicare parte della loro giornata a chi hanno a cuore, rifugiandosi nei loro pensieri, concedendosi un momento di intimità.
Un augurio, un saluto, o una dedica, o un semplice “ci vedremo presto”… chissà cosa stanno scrivendo e a chi sono rivolti i loro pensieri. In questi attimi li osservo, e sento la nostalgia di un tempo ormai andato, che non esiste più come lo conoscevo prima.
Il bisogno di un tempo
È da tanto che non ti vedo, ma ti sento e ti penso così spesso che ho bisogno di tempo per capire le parole giuste da dedicarti. Parole che non dimenticherò e che potrò sfiorare con le dita rileggendole.
Ho bisogno di tempo per scegliere un’immagine: voglio che sia la più straordinaria possibile, che rispecchi i tuoi gusti, le tue passioni o, più semplicemente, ciò che conosco di te e che ti può rendere felice nell’osservarla.
Ci siamo conosciuti a fondo e so per certo che sorriderai quando, senza che te lo aspetti, ti verrà detto che hai ricevuto un pensiero solo per te da così lontano: quanto può essere assurdo che abbia resistito ad un viaggio simile?
Ho bisogno di tempo, per ricevere una tua risposta che non so quando arriverà, anche se non ho alcun dubbio che prima o poi la riceverò, come una cartolina in ritardo che arriva di sorpresa.