All’interno delle rovine di un bellissimo seppur decadente teatro del 1919, costruito nel cuore pulsante del quartiere storico de l’Habana Vieja, più di due dozzine di bambine e bambini, ragazze e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 18 anni portano avanti con perseveranza e autentico entusiasmo la loro formazione nell’arte circense, sotto la sapiente e determinata guida del maestro Carlos. L’unica attrezzatura disponibile all’interno dei locali della scuola, oltre agli strumenti indispensabili – pochi e gelosamente custoditi – per svolgere i numeri aerei, di acrobazia e di equilibrismo è un ritaglio di moquette… lisa, sfilacciata, di uno sbiadito color verde, ma che viene utilizzato da tutti come il prezioso tappeto per compiere gli esercizi a terra.
Nonostante la luce naturale del caldo sole cubano filtri solo attraverso i numerosi fori nel tetto, situato quattro piani più in alto, Carlos mi racconta che adesso tutti loro sono davvero felici di avere finalmente a disposizione un ambiente dove potersi esercitare ogni pomeriggio, dopo nove anni di pratica svolta in parchi e presso spazi temporanei.
Dietro a un portone de L’Avana
Ho avuto il privilegio di scoprire questo luogo così magico e suggestivo a novembre 2019, quando ho visitato L’Avana in occasione dei 500 anni della sua fondazione.
All’interno di quelle quattro mura così fatiscenti ho vissuto un’esperienza unica e coinvolgente. Non appena ho varcato la soglia dell’Escuela de Cirabana Circus la prima volta – perché poi ci sono ritornato in altre due occasioni durante la mia permanenza a L’Avana – sono stato pervaso da un senso di semplice ma travolgente stupore, tale da farmi comprendere immediatamente che l’esperienza che mi stavo apprestando a vivere era una di quelle storie che meritava di essere raccontata e condivisa. Era un piccolo tesoro, scoperto grazie a un amico che non finirò mai di ringraziare, che un turista in visita a L’Avana difficilmente ha la fortuna di scoprire da solo.
Dietro un portone decadente e anonimo, come lo sono la maggior parte dei portoni de L’Avana, tra quattro mura scrostate e fatiscenti, stava per compiersi davanti ai miei occhi uno spettacolo unico. I giovani circensi iniziano lentamente a scaldarsi i muscoli, ciascuno nel proprio angolo, qualcuno di loro anche con l’ausilio di uno strumento, concentrati solo su se stessi. Dopo pochissimi minuti però iniziano uno dietro l’altro – non so ancora dire se per caso, per regia o per magia – a cimentarsi nei loro numeri, seguiti e incitati da Carlos e dai suoi assistenti, alcuni ragazzi più grandi ed esperti che pazientemente aiutano in qualità di tutor i bambini più piccoli. Ed ecco che piano piano inizia lo spettacolo con tante scene uniche e sorprendenti ma che viste nel loro insieme compiono e perfezionano la scena madre. Confesso che in ciascuna delle tre visite è stata sempre un’improvvisa e dirompente esplosione di passione, determinazione e dedizione trasmessa dai quei giovani aspiranti circensi mentre si cimentavano instancabili in continue contorsioni, acrobazie, evoluzioni e fluttuazioni.
L’Escuela de Cirabana Circus
Questa loro passione, l’impegno e la maestria nell’esecuzione degli esercizi nonché la complicità tra loro sono stati dei veri e propri abiti di scena indossati dai giovani cubani durante tutte le lezioni, abiti che hanno contribuito in modo determinate a rendere per me questa esperienza ancora più spettacolare e magnetica.
La finalità dell’Escuela de Cirabana Circus è quella di offrire a tutti i bambini e ai ragazzi che amano le arti circensi l’opportunità di apprendere una disciplina che consente loro di esprimere le proprie abilità e diventare un domani professionisti circensi, testimoni nel mondo dell’affascinante arte del circo cubano.