Trenta anni dopo il genocidio, le donne ruandesi guidano la rinascita del paese, ottenendo una notevole rappresentanza politica e promuovendo riconciliazione, resilienza e crescita economica
In Rwanda, oltre il 70% delle vedove del genocidio sono HIV-positive e devono affrontare immense difficoltà per crescere i propri figli tra povertà e stigma sociale