A Kratie non c’è nulla da vedere, ma c’è tutto da vivere.
Kratie è una piccola cittadina adagiata sulle rive del Mekong, lungo la strada che da Kompong Cham ci porta a Mondulkiri. Non ci sono particolari attrazioni qui, tranne qualche edificio risalente al periodo coloniale francese – e sopravvissuto ai bombardamenti della guerra del Vietnam –, e gli indimenticabili tramonti sul Mekong – il sole qui si fa rosso e sparisce inabissandosi nelle acque di questo fiume leggendario.
Perchè, quindi, fermarsi a Kratie?
Il Mekong, un fiume “immenso e luminoso” (cit. Tiziano Terzani)
Con i suoi 4880 chilometri di lunghezza, il Mekong è il fiume più lungo e importante di tutta l’Indocina ed è il settimo fiume più lungo del mondo. Il suo viaggio inizia in un punto difficilmente accessibile dell’altopiano del Tibet, per concludersi poi in Vietnam dopo aver attraversato la provincia cinese dello Yunnan, la Birmania, la Thailandia, il Laos e la Cambogia.
È un fiume leggendario, così denso di storia che se le sue acque potessero raccontare anche solo l’immediato passato, ci passeremmo ore su quelle rive. E forse, a Kratie, lo faremo.
I delfini di Irrawaddy
Poco a nord di Kratie, a Kampi, si trova una delle ultime colonie di orcelle (Orcaella brevitrostris), i delfini di fiume, noti anche come delfini di Irrawaddy. Specie a rischio di estinzione, si stima che di questi rari cetacei ne rimangano in questa zona meno di 50 esemplari.
L’isola di Koh Trong
Di fronte a Kratie, nel mezzo del Mekong, si trova l’isola di Koh Trong, una distesa di sabbia di circa 6-8 chilometri, costellata da campi, lembi di foresta, qualche mucca al pascolo, case tradizionali e, a sud-est, un piccolo villaggio di pescatori vietnamiti costruito su palafitte. L’ideale è percorrerla in bicicletta, fermandosi a parlare con chi la abita.
L’area di Kratie e l’isola Koh Trong è parte del programma della masterclass Cambogia 2019