Gru a Shanghai
Shanghai sta implodendo per esplodere di modernità. La città si sta sviluppando a una velocità impressionante e i vecchi edifici vengono demoliti per fare spazio a nuovi, moderni e più efficienti complessi residenziali. Lucenti grattacieli si ergono ovunque creando iconici panorami come quello del “Business District”, visibile dalla riva sinistra dello Huangpu, il fiume che attraversa la città. In questo momento le gru dei costruttori sono parte integrante del paesaggio urbano di Shanghai. Ai loro piedi, le vecchie case stanno scomparendo e, con molta probabilità, fra qualche anno rimarrà solo un vago ricordo di questi piccoli e sovraffollati edifici.
Qualche piccolo negozio tenta ancora imperterrito di vendere mobili d’epoca, ricordi o cimeli di una Cina che sta via via scomparendo. Quei residenti che non hanno alternative rimangono a vivere nelle loro vecchie abitazioni, continuando a ripararle come meglio possono ma, soprattutto, nel modo più economico possibile perché da un giorno all’altro potrebbero essere costretti a lasciarle. I piccoli negozi di quartiere cercano con fatica di sopravvivere in questo ambiente desolato.
L’anima della città
“Il vecchio viene rimpiazzato dal nuovo” e gli anziani, che dovranno lasciare spazio alle nuove generazioni, verranno inevitabilmente messi da parte. Alcuni di loro hanno ancora la fortuna di potersi ritrovare di fronte alle proprie case e chiacchierare con le sedie in strada. I meno fortunati, invece, passano il loro tempo nei parchi, cercando lì quella serenità che non possono più trovare nel proprio quartiere. Un quartiere che sta cambiando e dove ogni cosa sta scomparendo: gli anziani sulla porta, i lavandini con l’acqua corrente all’esterno delle case, il bucato alle finestre, quei vestiti appesi come bandiere di una città che sta cancellando il proprio passato. Presto o tardi, i vecchi quartieri della città di Shanghai verranno trasformati in qualcosa di estremamente turistico e diventeranno l’ennesima furba copia cinese. Questa volta, però, sarà una copia di sé stessi, la copia di quei piccoli quartieri che una volta erano l’anima di Shanghai.