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Storia sbagliata | ©Carmine Rubicco, 2019

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Carmine Rubicco

Una storia sbagliata

Una storia di ordinaria solitudine. Una storia sbagliata in cui un pezzo di umanità si lentamente consuma nell'indifferenza generale.
Pubblicato il 6 Giugno 2019

Una via semi buia e deserta di una città qualunque durante una notte d’inverno. Un uomo costretto a vivere per strada e a dormire all’addiaccio. Storia di ordinaria solitudine. Una storia sbagliata, sporca, imprecisa, disturbante, poco accattivante, per niente glamour.
Poco accorta alle tendenze attuali che impongono il non vedere, il girare gli occhi per non restare disturbati. Perché a volte l’ignoranza cosciente è molto più facile da sopportare che lo schiaffo di una realtà che può cadere addosso a chiunque.

Un uomo qualunque di mezza età è costretto a nutrirsi di carità e coprirsi grazie agli sprechi altrui. Un essere umano obbligato ad aspettare notte fonda per trovare riparo tra quattro mura che non servono più, lasciate all’incuria e abbandonate a se stesse. Un individuo che per l’ennesima volta si abbandonerà nel silenzio e silenziosamente su un vecchio materasso rabberciato tra lenzuola composte da sacchi di plastica e indumenti dismessi appoggiando la dignità su una sedia rotta.

Di nuovo sogni che sapranno di urina e feci, cibi scaduti e scatolette di tonno aperte, i soli “profumi” conosciuti dalla sua stanza improvvisata. Sogni che forse gli porteranno alla mente momenti migliori e la speranza di un domani diverso, come racconta con un filo di voce. La voce di un uomo che tutti fingono di non vedere, che tutti spingono notte dopo notte con atteggiamenti e sguardi fuggevoli, mani invisibili, in un inferno di solitudine e silenzio.

Non è importante il nome di quest’uomo, non è importante la sua nazionalità, né tantomeno è importante la città in cui tutto questo accade. Succede in ogni quartiere, comune, grande o piccolo che sia, in ogni nazione, in ogni paese. Perché alla fine tutti i luoghi si portano addosso un elemento comune, e non sempre quello migliore. Ma quello che conta è che un pezzo di umanità si sta lentamente consumando nell’indifferenza generale. Ancora una storia sbagliata.

Testo e foto:  Carmine Rubicco
Testo originale in Italiano - Traduzione interna
Italia
Napoli, Italy
DooG's Contributor
Carmine Rubicco
Italia
Journalist | Photographer

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