Details are crucial when you are telling a story. And taking notes is also essential in photography. From the names of the people involved to the chronology of events to the form the text should take to engage the reader.
We sometimes make the mistake of not writing this piece of information, thinking that we can retrieve it later somehow, perhaps through a photograph or by looking online or digging into our memories. And one falls into this error out of laziness or carelessness.
Pensare di scrivere una storia è un atto di progettazione: vanno scelti con cura non solo gli argomenti di cui parlare, perché non tutti hanno la stessa importanza nella storia che andiamo a raccontare, ma anche le parole. “Le parole sono importanti”, diceva un noto attore in un altrettanto famoso film. E lo sono davvero: possono coinvolgere o lasciare indifferente, possono fare più danni che bene. Non si tratta quindi di mettere uno dopo l’altro soggetto-verbo-predicato, ma di comporre con musicalità un pensiero, con una sua logica e uno svolgimento coerente. Per informare, emozionare e “catturare”. Per far dire al lettore che ha voglia di rileggerci, di seguirci.
Also, by writing on paper immediately, you give dimension to your thoughts and stay more focused. Have you ever tried listening to a person and jotting down excerpts of what they are saying? The difference is abysmal.
Therefore, when you go to tell a story, take a notebook and a pen so you can jot down pieces of information and details to build the tale. Because taking notes is essential, even in photography.